Una buona scarpa da bicicletta è senza lacci!
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Una buona scarpa da bicicletta è senza lacci!
Quale che sia la disciplina (mtb puro, freeride, corsa, monociclo, shopping selvaggio) una dotazione imprescindibile del provetto ciclista è quella delle SCARPE.
Pedalare a piedi nudi (cosa profondamente zen, a detta di chi lo pratica) può risultare sconveniente in ambienti ostili alla pianta del piede come il selciato urbano, latostrada cumulante monnezza, pedali da bmx chiodati.
Viene da se che a titolo professionale ci si può rivolgere a rivenditori specializzati, che vi aiuteranno nello scegliere il modello con suola extrarigida in diamante iodato, tomaia in pelle di giaguaro aerografata.
Ma se non avete queste velleità allora sappiate che una buona scarpa per pedalare deve rispondere ad un unico imperativo: NIENTE LACCI.
Ora: a meno che non pedaliate in mocassino/decolletè tacco 15, o siate dei fanatici della chiusura a strappo, vi sarete sicuramente accorti degli svantaggi che i lacci comportano.
Su tutti il rischio di incastrarli nella guarnitura anteriore e il fastidioso senso di "piede addormentato nel bosco" dopo qualche chilometro di strada.
Se il primo si risolve infilando il laccio pendulo nella scarpa, il secondo è più difficile da gestire: occorre trovare un sistema che permetta un corretto afflusso di sangue anche nel piede più lanciato.
Per quanto mi riguarda ho risolto così, come al solito senza spendere capitali ad ingrasso del prodotto interno lordo:
Proprio con delle fascette da elettricista. Potrei stare un paio d'ore a spiegare anatomicamente del perchè sono meglio dei lacci, ma preferisco mostrarvi le foto così da spiegarne pure il montaggio
Mi permetto di far notare ai più distratti l'ultima foto, in cui si vede l'effetto "molla" delle fascette in tensione. In pratica non stringono mai, ne strozzano la caviglia o il piede in affaticamento, quindi tendenzialemnte più gonfio.
Ricordarsi di stringere delicatamente e sempre con il piede già infilato nella calzatura. Mai torcere fino a rendere la zampetta blu cianotico.
Alla fine la sensazione è quella di indossare un mocassino, si sfilano e si infilano con disinvoltura. Ritenzione garantita, metodo testato nella pseudo-domenica ecologica napoletana del 20 aprile.
A mio avviso non sono neanche brutte da vedere. Ma come dice il saggio: de gustibus non est sputazzellam.
Cris(otensione)
PS: Le fascette si rimediano a 5 centesimi l'una (se il vostro è sempre il ferramenta mariuolo) di dimensioni e colori pressochè infiniti.
Pedalare a piedi nudi (cosa profondamente zen, a detta di chi lo pratica) può risultare sconveniente in ambienti ostili alla pianta del piede come il selciato urbano, latostrada cumulante monnezza, pedali da bmx chiodati.
Viene da se che a titolo professionale ci si può rivolgere a rivenditori specializzati, che vi aiuteranno nello scegliere il modello con suola extrarigida in diamante iodato, tomaia in pelle di giaguaro aerografata.
Ma se non avete queste velleità allora sappiate che una buona scarpa per pedalare deve rispondere ad un unico imperativo: NIENTE LACCI.
Ora: a meno che non pedaliate in mocassino/decolletè tacco 15, o siate dei fanatici della chiusura a strappo, vi sarete sicuramente accorti degli svantaggi che i lacci comportano.
Su tutti il rischio di incastrarli nella guarnitura anteriore e il fastidioso senso di "piede addormentato nel bosco" dopo qualche chilometro di strada.
Se il primo si risolve infilando il laccio pendulo nella scarpa, il secondo è più difficile da gestire: occorre trovare un sistema che permetta un corretto afflusso di sangue anche nel piede più lanciato.
Per quanto mi riguarda ho risolto così, come al solito senza spendere capitali ad ingrasso del prodotto interno lordo:
Proprio con delle fascette da elettricista. Potrei stare un paio d'ore a spiegare anatomicamente del perchè sono meglio dei lacci, ma preferisco mostrarvi le foto così da spiegarne pure il montaggio
Mi permetto di far notare ai più distratti l'ultima foto, in cui si vede l'effetto "molla" delle fascette in tensione. In pratica non stringono mai, ne strozzano la caviglia o il piede in affaticamento, quindi tendenzialemnte più gonfio.
Ricordarsi di stringere delicatamente e sempre con il piede già infilato nella calzatura. Mai torcere fino a rendere la zampetta blu cianotico.
Alla fine la sensazione è quella di indossare un mocassino, si sfilano e si infilano con disinvoltura. Ritenzione garantita, metodo testato nella pseudo-domenica ecologica napoletana del 20 aprile.
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Cris(otensione)
PS: Le fascette si rimediano a 5 centesimi l'una (se il vostro è sempre il ferramenta mariuolo) di dimensioni e colori pressochè infiniti.
Re: Una buona scarpa da bicicletta è senza lacci!
ingegnoso... vero da vedere non è male
alphabike2008- Ciclista Domenicale DOC
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