Democrazia Ciclabile: La Bari che non t'aspetti.

La democrazia, secondo l’ateniese Pericle, è quella cosa che si attua a favore dei molti invece che dei pochi.
Una questione di numero, estremizzando, è dunque la democrazia: la ragione va dove ce ne sta di più.
Di qualche giorno fa il polverone alzato dalla faccenda Pista Ciclabile a Bari, un serpentone rosso di poco meno di un chilometro in via Unità d’Italia che ha avuto l’effetto di suscitare una mozione di protesta.
Una parte della cittadinanza barese ha messo i paletti, ha detto NO alla pista. “Riduce i parcheggi”, pare essere l’unica sostanziale e logica rimostranza. Allora che si fa? Ci si apre uno spazio su Facebook e si fa aggregazione, perché come dice la logica la democrazia sta dove sta il numero.
Peccato che in risposta a questa clamorosa iniziativa di protesta se ne sia avviata un’altra, di sostegno.
Un nuovo gruppo su Facebook, dal wertmulleriano nome “PISTE CICLABILI A BARI ? NE VOGLIAMO A CENTINAIA !” ha fatto la sua comparsa sul cyberspazio, in silenzio e con discrezione. In maniera quasi automatica ha raccolto il doppio delle adesioni degli avversari ed in maniera quasi semiseria ha dato il via ad una stupenda iniziativa autopromossa, la “Festa del Respiro”.
Un’inizativa spontanea, apartitica, organizzata dai cittadini baresi ciclisti e non, a favore della mobilità sostenibile, della politica impegnata allo sviluppo e con un occhio all’ecologismo attivo.
La Festa si terrà domenica 8 febbraio, alle ore 11:00 , con incontro sulla pista (lato Largo 2 giugno) al fine di trascorrere un’ora in compagnia e “contare” l’effettivo popolo a due ruote del capoluogo pugliese.
Difatto, almeno sulla carta, la Democrazia questa volta è dalla parte dell’aria pulita.

Cris(oPresident)