CIEMMONA 2009 - convergenza ciclocritica interplanetaria
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CIEMMONA 2009 - convergenza ciclocritica interplanetaria
* VENERDI' 29 MAGGIO > 7^ compleanno Critical Mass Roma
ore 18.00 P.le delle Masse Critiche (gia' P.le Ostiense)
* SABATO 30 MAGGIO > 6^ Critical Mass Intergalattica
ore 15:00 partenza dalle ciclofficine
ore 16:00 Giardini della Basilica di San Paolo
ore 24:00 Critical Mass Notturna, si torna in massa al centro.
* DOMENICA 31 MAGGIO 2009 > 6^ Critical Mass balneare, tutti a Ostia
ore 11:00 P.le delle Masse Critiche (gia' P.le Ostiense)
Ogni giorno nelle nostre città assistiamo impotenti al peggioramento della qualità della nostra vita dovuto al degrado ambientale e sociale, ora alla crisi economica. Automobili sempre più grandi e veloci dimostrano chiaramente l'insostenibilità dell'economia capitalistica, fondata sul consumo indiscriminato e privatistico di risorse comuni. La crisi economica è crisi ecologica, crisi sociale e crisi culturale, e spinge sempre più persone a riconsiderare l’immaginario contemporaneo. Così la bicicletta, da gioco o sport, torna ad essere mezzo di trasporto equo e sostenibile. Unire le proprie energie metaboliche al movimento dei pedali scatena una forza che può liberare le città dai loro principali problemi: il parcheggio, il traffico, lo smog, gli incidenti mortali.
La bicicletta è un mezzo sovversivo, trasforma l'impotenza dello spettatore nel potere di essere noi stessi il cambiamento attraverso una piccola azione quotidiana. In bicicletta ci si sposta più velocemente, si riscoprono le strade, i palazzi, noi stessi e le altre persone. Pedalare scatena un benessere cardiocircolatorio che fa reclamare sempre più aria, acqua e terra; pedalare significa suonare il campanello per avvertire che un mondo diverso è già possibile.
Nel 1992 a San Francisco nasce Critical Mass, una coincidenza disorganizzata tra individui, biciclette e città che una volta al mese rivendica le strade come luogo comune e pubblico. In questo spazio temporaneamente autonomo e vagante può prendere corpo e voce la libertà negata, il bisogno di contatto e solidarietà tra umani , e non tra macchine. Oggi, in circa 500 città nel mondo, Critical Mass realizza dal basso ciò che non esiste più nelle nostre città: la strada sicura e silenziosa per camminare; la strada dove pensare, parlare, incontrarsi; la strada come luogo in cui i bambini possono tornare a giocare e ad essere liberi; la città come ambiente comune in cui respirare e crescere.
Critical Mass non è una manifestazione, è arte vissuta, celebrazione dell’umano, coniugazione positiva tra disobbedienza civile e festa, azione diretta e sovversiva contro i trasporti privati motorizzati, che insanguinano le nostre strade e inquinano la nostra aria e le nostre relazioni sociali. Critical Mass è la celebrazione mensile di una critica radicale al modello di sviluppo capitalistico, a partire dall'uso quotidiano della bicicletta.
Per il suo settimo compleanno la Critical Mass di Roma ti invita a reclamare un mondo diverso, sempre più necessario e negato, riprendendoci le strade di Roma.
Il cambiamento sei tu, pedala contro la crisi!
Ciemmona
Roma.Sabato 30 maggio.
Sono le 13.00 sono a casa sola di fronte al pc, tento di far passare il tempo più velocemente... leggendo scrivendo, piangendo. Niente da fare i secondi sembrano inchiodati, mentre i miei piedi fremono. L'appuntamento ai giardini della Basilica di S. Paolo è alle 16.00. Ufff… riguardo l’orologio… sono le 13.01 ancora?!?!?!? MMHHHMMM mumble mumble!!! Eurekaaa, devo mangiareeeee yuppiiiiii. Ma ho fame? No?Sì? Mah?Boh?
Ok mi preparo. Ciclosportiva? Ciclochic? Ciclopapera? Anche se l’ultima è quella che mi dona di più, opto per la seconda. Pronta in un nano secondo (riferimenti a fatti o persone è puramente casuale), mi guardo intorno, devo decisamente uscire da casa, mangerò fuori, tanto con la bicicletta non ho problemi a parcheggiare .
Finalmente sono in strada sulla mia Diana, la mia irrequietezza si placa, la pedalata è come una meditazione, soffio via le nuvole, per un po’ torna il sereno. Sento l’aria fresca sul viso rotondo, i capelli giocano abboccolandosi e saltellando sulle spalle. Senza accorgemene arrivo all’altezza di Via del Gazometro, giro e mi fermo in un ristorante dove preparano delle insalatone gustosissime. Mi siedo ad un tavolo all’esterno, accanto alla mia bici. Lentamente mangio, bevo, penso, sospiro, pago e riprendo la mia bici, sono le 15.20
Riprendo la pedalata cercando un bar su Via Ostiense per prendere un caffè, seeempre moooolto lentamente. E’ quasi arrivata l’ora dell’appuntamento, e mentre sorseggio il slow pacioqqa coffe, vedo passare gruppi di ciclisti sorridenti e paciosi.
Nell’ultimo tratto, i rumori si spengono, il traffico della città sparisce, ho l’impressione di essere in una bolla….. il resto è immagine....
moonlit
il resto delle foto qui
Sono le 13.00 sono a casa sola di fronte al pc, tento di far passare il tempo più velocemente... leggendo scrivendo, piangendo. Niente da fare i secondi sembrano inchiodati, mentre i miei piedi fremono. L'appuntamento ai giardini della Basilica di S. Paolo è alle 16.00. Ufff… riguardo l’orologio… sono le 13.01 ancora?!?!?!? MMHHHMMM mumble mumble!!! Eurekaaa, devo mangiareeeee yuppiiiiii. Ma ho fame? No?Sì? Mah?Boh?
Ok mi preparo. Ciclosportiva? Ciclochic? Ciclopapera? Anche se l’ultima è quella che mi dona di più, opto per la seconda. Pronta in un nano secondo (riferimenti a fatti o persone è puramente casuale), mi guardo intorno, devo decisamente uscire da casa, mangerò fuori, tanto con la bicicletta non ho problemi a parcheggiare .
Finalmente sono in strada sulla mia Diana, la mia irrequietezza si placa, la pedalata è come una meditazione, soffio via le nuvole, per un po’ torna il sereno. Sento l’aria fresca sul viso rotondo, i capelli giocano abboccolandosi e saltellando sulle spalle. Senza accorgemene arrivo all’altezza di Via del Gazometro, giro e mi fermo in un ristorante dove preparano delle insalatone gustosissime. Mi siedo ad un tavolo all’esterno, accanto alla mia bici. Lentamente mangio, bevo, penso, sospiro, pago e riprendo la mia bici, sono le 15.20
Riprendo la pedalata cercando un bar su Via Ostiense per prendere un caffè, seeempre moooolto lentamente. E’ quasi arrivata l’ora dell’appuntamento, e mentre sorseggio il slow pacioqqa coffe, vedo passare gruppi di ciclisti sorridenti e paciosi.
Nell’ultimo tratto, i rumori si spengono, il traffico della città sparisce, ho l’impressione di essere in una bolla….. il resto è immagine....
moonlit
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