Un Fratello sul velocipede tra Napoli e Palermo
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Un Fratello sul velocipede tra Napoli e Palermo
Questa è l'avventura di Antonio Adimant, in bici per amore sgambettando nel profondo sud. A lui la parola:
Qualche mese fa, come una di quelle lampadine che ti si accendono improvvisamente sulla testa nei fumetti, mi è venuto in mente che in fondo si può andare da Napoli a Palermo con tanti mezzi diversi, ed uno di questi è la bicicletta.
Da quel momento in poi è cresciuta l'idea di fare questo viaggio; da solo, in gruppo, in due, in qualsiasi modo.
E contemporaneamente crescevano le motivazioni...
Perchè Palermo?
In realtà non è Palermo la meta, ma Monreale (esatto, arrivo in salita!). A Monreale c'è la mia futura prossima, Livia, che è, suo malgrado, l'ispiratrice di questo viaggio: parto da me per arrivare da lei!
In più, tra Portici (luogo di partenza) e Monreale ci sono quattro regioni: Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Sono regioni difficili, in eterna lotta con l'ambiente, con la natura dei luoghi e delle persone, con le varie forme del male: camorra, mafia, sembra quasi che il peggio dell'Italia si concentri in queste terre.
Poi, viaggiando, attraverserò Ercolano e Pompei, passerò vicino a Paestum ed ai suoi templi, scenderò lungo una costa guradata a vista dalle centinaia di torri saracene... Giù fino a Scilla ed ai suoi miti, vicino alle rotte tracciate da Ulisse alla ricerca di Itaca.
Ancora giù verso una Sicilia che a volte è più Africa che Italia, ma che soprattutto è culla di civiltà, patria di grandi matematici e filosofi del passato remoto, e di grandi scrittore nel passato recente (e nel presente).
...e quindi attraverso un percorso tra male e bene, tra cultura e anticultura, scorreranno sotto le ruote della mia bici più di settecento chilometri di storia, di tradizione, di arte, di sapori e di odori... E la bici mi darà, spero, la possibilità di vivere questo percorso in un modo che i mezzi veloci non ti consentono: le pause, gli incontri, la gente, il silenzio, la strada, tutti buoni motivi per partire!
Poi c'è la mia voglia di rallentare, di vivere la bicicletta non come una sfida contro il tempo, ma come un incontro con me stesso. Pedalare lentamente, senza mai affanno, senza fare salire i battiti del cuore, cercando il ritmo che mi consenta di affrontare facilmente centoventi o centotrenta chilometri al giorno. Fermarsi quando il corpo lo chiede, andare quando il corpo lo vuole...
Alla fine, poi, dopo tanti giri di parole, arrivo sempre alla stessa conclusione e, in risposta alla domanda "Perchè questo viaggio", torno alle parole di Faber:
"Per la sola ragione del viaggio: viaggiare!"
Qui il suo resoconto in viaggio: http://www.sport2000bike.it/NaPA/index.html
Sempre un sentito grazie a Ciclistica.it, senza il quale molte delle pazzie pazzate non sarebbero state pazzerellate.
Cris(eguelascìa)
Ultima modifica di DaliaNera il Sab Mag 12, 2012 5:11 pm - modificato 1 volta.
Re: Un Fratello sul velocipede tra Napoli e Palermo
la cosa divertente è che avrei potuto essere lì con lui e l'altro, il tale Giuliano Trematerra (ciao, Giulià! ) che è un amico di amici. Tempo fa l'amico in comune - nome in codice: Antonio D'Ambrosio - fa presente a me, cicloviaggiatore con bagaglio...d'esperienza, che il suo amico partirà con un altro che poi tirerà dritto: non avevo capito che era Adimant! Eppure, la coincidenza dei tempi avrebbe dovuto farmici pensare...
Per la cronaca, io dovrei andare in Sicilia ad Agosto; Stefano del DAMM/SKA pure sarà da quelle parti. Chi ci raggiunge?
Per la cronaca, io dovrei andare in Sicilia ad Agosto; Stefano del DAMM/SKA pure sarà da quelle parti. Chi ci raggiunge?
clambfr- Ciclista Domenicale
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Re: Un Fratello sul velocipede tra Napoli e Palermo
clambfr ha scritto:l"...Sono stato il primo compagno di stanza del cugino dle nipote del fratello di tuo padre!"
Clambfr, come hai fatto a non capirlo! era evidente. Anche la mia collezione di francobolli lo sapeva!
Effettivamente in quanti siamo rimasti che solo ci pensano a delle pazzie del genere? Noi siamo i veri NO LIMITS, uomini e donne che quando l'avventura si fa dura iniziano a chiedersi: riuscirò a lavarmi le mutande che sto finendo la scorta?
Per quello che mi riguarda, inchiodato fino ad ottobre, ho dei progetti in mente che non dico per evitarmi sciagure susseguenti.
NB: Avanzi sempre un caffè ^__^
Intanto Adimant è a Pollica.
Cris(caramantico)
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