Earth Overshoot Day: una questione di bilancio
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Earth Overshoot Day: una questione di bilancio
Con lieve ritardo (ca. 24 ore a causa dei precitati problemi tecnici) segnalo il raggiungimento di un preccupante traguardo: Il 23 settembre è stato l'Earth Overshoot Day per il 2008.
In cosa consiste "questo giorno sovrasparato della terra"? Semplice: è un conteggio atto a definire un parametro (numerico) oltre il quale il sistema Terra va fuori bilancio o, più chiaramente, inizi a a consumare più di quanto produce nell'arco dell'anno.
Ogni anno il giorno cambia. Da quando è iniziata l'analisi, il primo EOD è scattato il giorno 31 dicembre del 1986. Oggi, dopo 22 anni, il limite è retrocesso al 23 settembre. Alla fine dell'anno, quindi, arriveremmo a consumare quasi una volta e mezza le risorse disponibili.
Il Sistema Terra, come detto, viene analizzato da diverse associazioni e fondazioni (tra cui il Global Footprint Network) con piglio scientifico, e lo si tratta come un modello produttivo economico:
[ world biocapacity / world Ecological Footprint ] x 365 = Ecological Debt Day
I fattori sono computabili in ETTARI GLOBALI, ed il metodo di desunzione dei dati, piuttosto complesso, è ricercabile in questo documento.
I fattori in gioco, semplificando, sono diversi: sovrapopolazione, sfruttamento eccessivo del suolo, smisurato consumo energetico.
Ognuno di questi è misurabile, per proiezione, su una specifica area. Quest'area, assunta in ettari, definisce il dato ettari globali.
Il mondo è chiaramente in deficit. Ma di sicuro non lo è da oggi.
Consideriamo i nostri stili di vita, dalla mobilità alla residenzialità. E se di mobilità tanto (ma mai troppo) se n'è parlato in questa sede, per una volta analizziamo il nostro modo di abitare. Ciò che siamo abituati a considerare "infrastrutture" sono le nostre abitazioni. Case, nella stragrande maggioranza dei casi, pensate male, energeticamente disastrose, che peseranno per lunghi decenni sulla nostra impronta ecologica.
Ma se l'ipotesi di cambiare casa (nel senso della completa riprogettazione) è sull'irrealizzabile andante, le nostre abitudini sugli spostamenti e sui consumi in maniera più diffusa sono invece cambiabilissime, con minimo sforzo, E sopratutto con la volontà.
Non ci sforziamo di essere gli strozzini del pianeta.
Cris(neapolisFootprint)
NB: nonostante il sottoscritto si ritenga "uno attento" a certe problematiche planetarie e relative informazioni, questo è il primo anno in cui sento parlare di EARTH OVERSHOOT DAY. E non che in passato non se ne sia parlato.
Questo per sottolineare che l'informazione è essenziale e deve essere permanente e continua. Meglio passare per pedanti che essere accusati di menefreghista superficialità. Le persone hanno fame di conoscenza, tenetelo a mente.
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