La lupa "PARTENOCAPITOLINA" ed il suo orgoglio
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La lupa "PARTENOCAPITOLINA" ed il suo orgoglio
seconda puntapatata
... al roseto comunale - http://it.wikipedia.org/wiki/Roseto_comunale_(Roma) - , il sole faceva cucù tra le nuvole ed il clima era mite ma un nero cielo all'orizzonte non prometteva nulla di buono. La pedalata comunque non si arresta per una previsione di pioggia, ma anzi incalza verso P.zza Bocca della Verità, P.zza Venezia e Via del Corso, dove l'orario ed il giorno della settimana ci fanno scoprire una Roma senza traffico e soprattutto senza puzza di smog. Fino a questo punto il tragitto è una simpatica passeggiata che si trasforma in un'istante, arrivati a P.zza del Popolo, in una scalata (con tanto di ingrippamento catena) apri-polmoni, ma arrivati sulla terrazza di Villa Borghese lo stupore provato per quello spettacolo mi ha fatto dimenticare in un istante la fatica fatta. Da questo momento in poi la temperatura inizia implacabilmente a scendere, ed il ritmo delle pedalate a salire. Passato il Bio parco (dove le scimmiette ci hanno fatto ciao) scendiamo per Viale Liegi, le prime goccioline di pioggia cadono pesantemente sui quattro intrepidi ciclisti che in silenzio seguono il rumore delle ruote sull'asfalto. Ipnotizzata da questo suono che assomiglia ad un mantra, piano piano i pensieri compressi nella mia testa iniziano a sciogliersi e come durante una meditazione la sensazione di leggerezza e felicità si insinua in ogni fibra del mio essere.
Decidiamo, vista l'acqua che inizia a venir giù, di sfiorare Villa Ada e prendere la pista ciclabile di Ponte Milvio - http://digilander.libero.it/78mangu/RomaSole/teverecentrale.html -, il gruppo a questo punto si divide ed un membro decide di passare per Viale Angelico. Ormai sotto un temporale memorabile non ci rimane che continuare a pedalare su di una pista con pavimentazione pavè, e anche dismessa (il mio fondoschiena ringrazia ). Arrivati all'altezza di Porta Portese perdiamo un altro membro causa foratura ruota anteriore. Su richiesta di quest'ultimo io e l'altro ciclista finiamo il percorso a Ponte Marconi dove, dopo un ringraziamento per la piacevole passeggiata in compagnia ci separiamo per ritornare nelle rispettive case bagnati come pulcini ma felici come una Pasqua.
Nel conseguire la felicità non fatevi mai fermare dai fattori esterni, potreste non cogliere sfumature importanti che portano ad allargare l'orizzonte fino ai 340°....
lupa "PARTENOCAPITOLINA" ringrazia
... al roseto comunale - http://it.wikipedia.org/wiki/Roseto_comunale_(Roma) - , il sole faceva cucù tra le nuvole ed il clima era mite ma un nero cielo all'orizzonte non prometteva nulla di buono. La pedalata comunque non si arresta per una previsione di pioggia, ma anzi incalza verso P.zza Bocca della Verità, P.zza Venezia e Via del Corso, dove l'orario ed il giorno della settimana ci fanno scoprire una Roma senza traffico e soprattutto senza puzza di smog. Fino a questo punto il tragitto è una simpatica passeggiata che si trasforma in un'istante, arrivati a P.zza del Popolo, in una scalata (con tanto di ingrippamento catena) apri-polmoni, ma arrivati sulla terrazza di Villa Borghese lo stupore provato per quello spettacolo mi ha fatto dimenticare in un istante la fatica fatta. Da questo momento in poi la temperatura inizia implacabilmente a scendere, ed il ritmo delle pedalate a salire. Passato il Bio parco (dove le scimmiette ci hanno fatto ciao) scendiamo per Viale Liegi, le prime goccioline di pioggia cadono pesantemente sui quattro intrepidi ciclisti che in silenzio seguono il rumore delle ruote sull'asfalto. Ipnotizzata da questo suono che assomiglia ad un mantra, piano piano i pensieri compressi nella mia testa iniziano a sciogliersi e come durante una meditazione la sensazione di leggerezza e felicità si insinua in ogni fibra del mio essere.
Decidiamo, vista l'acqua che inizia a venir giù, di sfiorare Villa Ada e prendere la pista ciclabile di Ponte Milvio - http://digilander.libero.it/78mangu/RomaSole/teverecentrale.html -, il gruppo a questo punto si divide ed un membro decide di passare per Viale Angelico. Ormai sotto un temporale memorabile non ci rimane che continuare a pedalare su di una pista con pavimentazione pavè, e anche dismessa (il mio fondoschiena ringrazia ). Arrivati all'altezza di Porta Portese perdiamo un altro membro causa foratura ruota anteriore. Su richiesta di quest'ultimo io e l'altro ciclista finiamo il percorso a Ponte Marconi dove, dopo un ringraziamento per la piacevole passeggiata in compagnia ci separiamo per ritornare nelle rispettive case bagnati come pulcini ma felici come una Pasqua.
Nel conseguire la felicità non fatevi mai fermare dai fattori esterni, potreste non cogliere sfumature importanti che portano ad allargare l'orizzonte fino ai 340°....
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